Da Smi Nazionale: il Presidente Nazionale Ludovico Abbaticchio interviene sulla campagna vaccinazione

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La campagna di vaccinazione 2023-2024: un’occasione per rafforzare la prevenzione sul territorio.
Di Ludovico Abbaticchio, Presidente Nazionale Sindacato Medici Italiani (SMI)

Roma 26 ott.- “Durante la stagione influenzale, gli anziani e i soggetti fragili rappresentano le categorie più a rischio di complicanze per la salute, ancor più quest’anno in considerazione del perdurare della diffusione del Covid-19. L’avvio della campagna vaccinale autunnale, ha l’obiettivo, oltre quello della lotta all’influenza, di prevenire la mortalità, le ospedalizzazioni e le forme gravi di Covid-19 nelle persone anziane e con elevata fragilità, e proteggere le donne in gravidanza e gli operatori sanitari. La campagna di vaccinazione 2023-2024 può rappresentare questo anno un’occasione per rafforzare la prevenzione su tutto il territorio nazionale anche perché in concomitanza con la campagna antinfluenzali, è previsto l’avvio di una campagna nazionale di vaccinazione anti Covid-19 con l’utilizzo di una nuova formulazione di vaccini a mRNA e proteici di cui si prevede la disponibilità di dosi a partire dal mese di ottobre.
La vaccinazione antinfluenzale è il modo più efficace e sicuro per prevenire l’influenza e di ridurne le complicanze. È un’importante misura di protezione non solo per sé stessi ma anche per la comunità. I virus influenzali hanno una tendenza a cambiare, presentando varianti che rendono inefficace la risposta immunitaria sviluppata nelle stagioni precedenti. A ogni stagione la composizione del vaccino viene aggiornata per fornire un’adeguata protezione contro i ceppi virali più recenti. Ecco il motivo per cui è necessario immunizzarsi prima dell’arrivo della nuova epidemia influenzale.
La vaccinazione antinfluenzale viene offerta attivamente e gratuitamente a tutti i soggetti che presentano un maggior rischio di complicanze in caso di influenza.
Dal 2023 è possibile vaccinarsi, per il richiamo, anche contro il Covid. Questa vaccinazione può essere erogata presso lo studio dei medici che ne fanno esplicitamente richiesta, sia presso i centri vaccinali che saranno aperti in tutte le ASL delle Regioni.
Si tratta adesso di mettere in condizione le aziende sanitarie che dovranno garantire una idonea e congrua consegna dei vaccini ai medici di medicina generale e alle strutture di base. Vorremmo rammentare che i medici di famiglia hanno somministrato complessivamente milioni di dosi di vaccinazioni Covid, nonostante le pregresse difficilissime condizioni cliniche ed organizzative.
L’assistenza territoriale, quella di prossimità, la medicina generale, rappresentano gli strumenti indispensabili analitici dei bisogni di salute dei cittadini.
La medicina del territorio e i medici di famiglia hanno finalità e metodi propri, che scaturiscono dalla loro collocazione e dal contesto socio-culturale in cui operano. Assistono tutti i cittadini e non una piccola parte di malati con patologie specifiche; valutano le persone nella loro interezza, mediandone le aspettative con una continuità che può durare potenzialmente per tutta la vita; tengono conto della dimensione familiare e di comunità dei problemi di salute, integrando la prevenzione, le cure e la riabilitazione promuovono la salute oltre che curare le malattie.
Il ruolo del medico di famiglia e quello della medicina di prossimità, che conoscono bene la storia clinica dei cittadini, risultano essere fondamentali in questa campagna di vaccinazioni 2023 2024. Per queste ragioni non ci stanchiamo di ribadire come la loro funzione sia centrale nel Servizio Sanitario Nazionale.
La medicina del territorio e i medici di famiglia sono una infrastruttura immateriale nazionale che interviene sui bisogni materiali di salute dei nostri cittadini; potranno apportare, con grande professionalità, un notevole contributo in questa campagna di vaccinazione del 2023-2024.

Ufficio Stampa