Comunicato Stampa – Lazio: fiaccolata di commemorazione della dottoressa Barbara Capovani

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Fiaccolata di commemorazione della dottoressa Barbara Capovani
L’adesione del Sindacato Medici Italiani (SMI) Lazio

Dichiarazione di Andrea Figà-Talamanca, Presidente Regionale Lazio SMI

Roma, 3 mag.- “Aderiamo alla fiaccolata di commemorazione di oggi 3 maggio alle 20.00 in Piazza Esquilino, Roma in ricordo dottoressa Barbara Capovani, dirigente del servizio psichiatrico di diagnosi e cura dell’ospedale Santa Chiara di Pisa, barbaramente uccisa da un suo paziente. Siamo vicini alla famiglia e ai colleghi, con la consapevolezza che nel nostro Paese è necessario un forte rilancio dei servizi di salute mentale”, così Andrea Figà-Talamanca, Presidente Regionale Lazio del Sindacato Medici Italiani motiva l’adesione dello SMI alla giornata di mobilitazione.
“Servono investimenti per assumere nuovo personale medico e sanitario per la cura della salute mentale, perché in questi anni vi è stato un drammatico depauperamento delle già limitate risorse di personale destinato a questo settore. Non ci si può più basare solo sullo spirito di abnegazione e di sacrificio degli operatori della salute mentale, che operano in condizioni di precarietà e di pericolosità assolutamente insostenibili, aggravate in particolare dalle pesanti responsabilità connesse con storture normative e mancanza di strutture dedicate per la gestione del pesante carico degli autori di reato con problematiche mentali e di antisocialità”.
“Il recente tavolo tecnico per la salute mentale istituito d’urgenza dal Ministro della Salute, oltre a individuare misure per implementare la cura e l’assistenza per ansia, depressione e altre condizioni di disagio mentale, deve assolutamente prevedere misure efficaci per la sicurezza del personale medico e sanitario che opera nelle strutture della salute mentale, anche attraverso protocolli di interazione con la Magistratura e le Forze dell’Ordine che ristabiliscano una corretta assegnazione dei compiti e delle responsabilità nella tutela dell’ordine pubblico”.
“Auspichiamo, per onorare il sacrificio della dottoressa Barbara Capovani, che la salute mentale ritorni ad essere un bisogno primario irrinunciabile, una priorità della sanità pubblica del nostro Paese. Da parte delle istituzioni italiane auspichiamo che sia assunto un impegno concreto per garantire in modo efficace la sicurezza sui luoghi di lavoro di tutto il personale medico e sanitario, e ancor più per rivedere la normativa relativa alla problematica della pericolosità sociale nell’ambito della salute mentale la cui gestione non deve più essere lasciata in carico solo ai sanitari che operano nel settore come di fatto avviene oggi” conclude.