Smi-Lazio (Latina). “Non spegnete le luci dell’Assistenza Medica Notturna”: Via alla petizione per dire No all’H16. No alla chiusura della Guardia Medica, delle Centrali Operative di Ascolto e dei PPI. Oltre 200 partecipanti all’Evento organizzato dal Sindacato, che si è svolto a Sezze il 29 ottobre

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Oltre 200 partecipanti all’evento/dibattito, dal titolo: Non spegnete le luci dell’Assistenza Medica notturna. No alla chiusura della Guardia Medica e dei PPI”, organizzato dal Sindacato Medici Italiani del Lazio (Smi), che si è svolto lo scorso 29 ottobre a Sezze (Latina). Grande adesione della cittadinanza, delle associazioni civiche e di volontariato. Tante le personalità di rilievo del mondo politico, tra cui: il primo cittadino di Sezze, Andrea CampoliGiovanni Zeppieri, vice sindaco, Enzo D’Eramo, assessore alle politiche sociali, Giovanni Righetti, presidente dell’ordine dei Medici di Latina e Luigi Ardia, direttore del Distretto Monti Lepini.

Per il Sindacato, presenti: Pina Onotri, segretario generale Smi, Gianmarco Polselli, segretario regionale Smi-Lazio,  Luigi Martini, segretario aziendale Asl di Latina, Ermanno De Fazi, vice segretario regionale, Franco Porcelli, responsabile aziendale Asl Latina per l’Assistenza Primaria  e Giovanni Raimondi, responsabile aziendale Asl Latina per la Continuità Assistenziale.

«Siamo molto soddisfatti della proficua partecipazione a questo incontro, che fa parte di una serie di iniziative svolte dallo Smi a livello nazionale, denominate:“Cento assemblee, Cento città”», dichiara Luigi Martini, segretario aziendale della Asl di Latina. Molte le tematiche dibattute, in primis: «L’assoluta contrarietà alla paventata chiusura del Punto di Primo Intervento (PPI) presente nella città di Sezze e del ridimensionamento del servizio di Continuità Assistenziale (ex guardia medica); così come più volte espresso dalla cittadinanza, dalla parte politica e sindacale». A tal proposito, Luigi Martini, ha aggiunto: «Basti pensare che, solo nella provincia di Latina, sono attivi ben 7 PPI sui 13 collocati in tutto il Lazio. Pertanto si tratta di un servizio sanitario essenziale per medici e cittadini».

Altro capitolo degno di nota, quello relativo alle Casa della Salute (CdS): «Per le quali auspichiamo, al più presto, un sostanziale miglioramento e potenziamento degli standard assistenziali forniti finora», tematica per le quali Luigi Ardia, direttore del Distretto Monti Lepini, ha mostrato particolare attenzione e sensibilità, dichiarando la volontà di cercare soluzioni idonee per ciascuna criticità. Dunque il Sindacalista conclude: «Di particolare rilievo anche la spinosa questione della riduzione delle Centrali Operative di Ascolto della Continuità Assistenziale della Regione, tant’è che la delegazione sindacale Smi-Lazio ha chiesto, con forza, di evitare il rischio di contrazione del personale sanitario attualmente in servizio». 

«Inoltre, durante l’incontro», asserisce Franco Porcelli, responsabile aziendale Assistenza Primaria, «è stata organizzata, con grande successo, la raccolta firme per la sottoscrizione di una petizione contro il modello H16. Petizione ancora in corso di svolgimento presso le sedi delle associazioni civiche e di volontariato che hanno partecipato all’evento».

A conclusione dei lavori, lo Smi-Lazio, «ha garantito un costante monitoraggio di tutte le problematiche dibattute, in collaborazione con le diverse associazioni setine in vista di un eventuale nuovo confronto»,  assicura infine Franco Porcelli, «nella prospettiva di una attiva collaborazione tra le diverse figure sanitarie, politiche e sociali».

- Leggi L’articolo: “Non spegnete le luci dell’Assistenza Medica notturna. No alla chiusura della Guardia Medica e dei Ppi”. Il 29 ottobre, a Sezze (Lt), l’incotro/dibattito organizzato dallo Smi-Lazio

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