Lo SMI diffida le ASL di Latina Viterbo Frosinone

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 Pina Onotri
Lo Smi diffida le Asl di Latina Viterbo Frosinone per l’utilizzo improprio, da parte dell’ARES 118, dei medici di continuità assistenziale. Si ripercuote così sulla pelle degli utenti e dei medici di continuità assistenziale la cronica carenza di personale medico sulle ambulanze del 118. Il sistema è al collasso, come ormai Smi denuncia da mesi.

Avv. Giulio Gasparro Dott. Alessio Pastorelli
Via Vittorio Arminjon n. 8 00195 – Roma Tel. 06.3728258 Fax 06.37515406 Cell. 340.0609240 Roma, 14 dicembre 2010
Lettera raccomandata a.r.
Spett.le     Azienda Unità Sanitaria Locale di Latina V.le P.L. Nervi – Centro Direzionale Latinafiori Palazzina G2 04100 Latina
Alla c.a. della Direzione Generale   Spett.le Azienda Unità Sanitaria Locale di Frosinone Via A. Fabi s.n.c. 03100 Frosinone Alla c.a. della Direzione Generale  
Spett.le Azienda Unità Sanitaria Locale di Viterbo Via E. Fermi n. 15 01100 Viterbo Alla c.a. della Direzione Generale  
Spett.le Azienda Regionale Emergenza Sanitaria 118 Via Portuense n. 240 00149 Roma
Alla c.a. del Direttore Generale Dott. Antonio De Santis   Spett.le Azienda Regionale Emergenza Sanitaria 118 Centrale Operativa di Latina Via Scaravelli s.n.c. 04100 Latina
Alla c.a. del Direttore Dott. Paolo Viola   Spett.le Azienda Regionale Emergenza Sanitaria 118 Centrale Operativa di Frosinone Via A. Fabi s.n.c. 03100 Frosinone
Alla c.a. del Direttore Dott. Lauro Sciannamea   Spett.le Azienda Regionale Emergenza Sanitaria 118 Centrale Operativa di Viterbo Via R. Capocci n. 13 01100 Viterbo
Alla c.a. del Direttore Dott. Vittorio Altomani  

Oggetto: impiego dei medici di continuità assistenziale da parte delle Centrali Operative Ares 118 di Latina, Frosinone e Viterbo.  

Formulo la presente in nome e per conto del Sindacato dei Medici Italiani – Sezione Lazio – il cui Segretario, Dott. Gianmarco Polselli, mi ha conferito all’uopo specifico mandato, per significare quanto segue. I medici di continuità assistenziale delle Ausl di Latina, Frosinone e Viterbo, iscritti al Sindacato rappresentato dallo scrivente, hanno segnalato di essere, peraltro non occasionalmente, adibiti a mansioni estranee alle proprie funzioni, riferendo di essere frequentemente chiamati, a causa della carenza di organico delle locali Centrali Operative Ares 118, a gestire ogni tipo di emergenza di competenza di tale servizio.
Come è noto, l’art. 67 dell’Accordo Collettivo Nazionale per la disciplina dei rapporti con i medici di medicina generale prevede che il medico di continuità assistenziale: – deve assicurare «le prestazioni sanitarie non differibili ai cittadini residenti nell’ambito territoriale afferente alla sede di servizio», quali, ad esempio, le visite mediche, in ambulatorio o a domicilio, la prescrizione di farmaci per terapie d’urgenza, la richiesta di ricovero in caso di necessità, il rilascio di certificati di malattia; – e «deve essere presente, fin dall’inizio del turno in servizio attivo, nella sede assegnatagli dalla Azienda…e rimanere a disposizione, fino alla fine del turno, per effettuare gli interventi, domiciliari o territoriali».
È, dunque, evidente che la gestione delle emergenze di competenza dei Centri Operativi Ares 118 esula dai compiti dei medici di continuità assistenziale, i quali, peraltro, non hanno la necessaria formazione professionale per l’espletamento delle mansioni dei medici di emergenza.
Pertanto, in nome e per conto del Sindacato dei Medici Italiani – Sezione Lazio -, Vi invito ad adottare ogni necessario provvedimento al fine di evitare l’impiego, del tutto improprio, dei medici di continuità assistenziale delle Ausl di Latina, Frosinone e Viterbo nella gestione delle emergenze di competenza dei locali Centri Operativi Ares 118.
In caso contrario, il Sindacato dei Medici Italiani – Sezione Lazio – sarà costretto a tutelare nelle sedi deputate i diritti dei medici di continuità assistenziale propri iscritti.
Certo di un cortese riscontro, l’occasione mi è gradita per porgerVi distinti saluti.
Dott. Alessio Pastorelli