SMI LAZIO IN COMMISSIONE SANITA'

Print Friendly
Lo SMI LAZIO è stato sentito ieri in pre-audizione in Commissione Santà dai consiglieri  regionali Giulia Rodano ,Enzo Foschi Antonio Berardi .
Di seguito il documento prodotto dai Sindacati in merito:
1)certificati on line
2)mancato pagamento UCP
3)mancata corresponsione degli arretrati dell’ACN

Audizione Commissione Sanità Regione  Lazio
Roma, 20 settembre 2010
 Lo scrivente Sindacato SMI – Sindacato Medici Italiani- Regione Lazio, in merito all’audizione di cui in
oggetto evidenzia le seguenti criticità  relativamente a :

  1. Certificazioni di malattia e trasmissione telematica ai sensi Decreto Min.San 26.2.2010;
Per i MMG:
Applicazone dell’ACN DEL 29.7.2009 Art 13.comma 5 che prevede la connettività e tutti i mezzi di supporto a carico della regione (,in assenza di ciò proroga a tempo indeterminato dell’applicazione del decreto).Si chiede, inoltre, la riapertura dei tetti ed incentivi per l’assunzione di personale di studio, per limitare l’attesa ed il disagio dell’utente nelle sale d’aspetto del medico di famiglia.
Installazione in tutte le ASL di  strumenti necessari per la certificazione on line relative ai MMS (MEDICI DELLA MEDICINA DEI SERVIZI)
Si  fa presente inoltre che, con l’introduzione dell’obbligo della certificazione on line, il servizio di continuità assistenziale, carente di circa 500 unità sul territorio laziale (così come stimato dai vigenti AA.NN e AIR )subirà un ulteriore aggravio di carico lavorativo con ripercussioni e disagi  sui cittadini.
Inoltre le visite dei medici di c.a si svolgono esclusivamente a domicilio del pz ,e ciò rende ancora più problematico l’invio telematico.
Per i medici dirigenti
Installazione in tutti i reparti degli ospedali e del le AAOO di  strumenti necessari per la certificazione on line , prevedendo una postazione informatica, dotata di pin riferito all’azienda, come punto unico di invio telematico di tutte le certificazioni emesse dalla struttura. In tal modo non si rischierà di ingolfare il sistema di emergenza, già al collasso.
Stessa soluzione si potrebbe adottare per i certificati emessi dai medici di c.a
Si allega relazione tecnica sulle criticità emerse relativamente all’invio.
 
  1. Stato di attuazione Accordo Regionale

In merito al punto 2 lo scrivente sindacato chiede che :

 la regione Lazio, corrisponda gli emolumenti spettanti ai MMG che, da circa 10 mesi, assicurano l’apertura , a proprie spese,per 10h/die degli studi medici associati,cosi come concordato tra Regione e OO.SS nella preintesa del……………..
Sempre in merito al nuovo AIR valutare l’opportunità di rendere più efficiente il sistema della meidicina generale aumentando le percentuali previste per la medicine i rete e la medicina di gruppo affinché tutti i MMG possano finalmente entrare nel sistema informatizzato.
  1. Attuazione ACN in vigore dal 31 luglio 2010.

In merito al punto 3 lo scrivente sindacato chiede:

l’applicazione degli incentivi economici previsti dall’ACN siglato presso la SISAC e reso operativo con la pubblicazione sulla G:U. del 31 luglio 2010, con parere positivo della Conferenza Stato-Regioni e con l’avallo della Corte dei Conti, ed in particolare:
-          corresponsione degli arretrati previsti, nei tempi indicati nell’ACN stesso;
-          adeguamento dei compensi, nel più breve tempo possibile, secondo le voci riportate nel dispositivo, per tutti i Settori della Medicina Generale;
attivazione di tutte le Commissioni ed i Comitati previsti dall’ACN medesimo
  1. Sistema emergenza-urgenza

In merito al punto 4 lo scrivente Sindacato chiede per

a)      La Centrale d’ascolto di continuità assistenziale
1)apertura di un tavolo di confronto istituzionale  per la analisi delle criticità del servizio medesimo
un protocollo di intesa, per la ottimizzazione del servizio di CENTRALE OPERATIVA DI CONTINUITA’ ASSISTENZIALE, privo di oneri aggiuntivi per la Azienda ARES 118, e per la Regione Lazio, per la piena realizzazione della  risposta coordinata  alle richieste di salute della popolazione, dando soluzione alle molte criticità della gestione h24 delle prestazioni non differibili di salute,istituendo una centrale anche diurna di c.a
2)Conferma in servizio  a tempo determinato delle figure professionali addette alla CENTRALE OPERATIVA DI CONTINUITA’ ASSISTENZIALE;
3)Realizzazione di un corso di Formazione professionale della durata di 200 ore, condizione indispensabile per l’ accesso alle funzioni di medico addetto alla CENTRALE OPERATIVA DI CONTINUITA’ ASSISTENZIALE;
4)Tempestiva pubblicazione delle carenze relative alle funzioni di Medico addetto alla CENTRALE OPERATIVA DI CONTINUITA’ ASSISTENZIALE;
5)Graduatoria per numero di ore di servizio specifico, anzianità di laurea,tra gli iscritti alla graduatoria di settore (CA)
b)Per lePiante organiche di continuità assistenziale e medici dal doppio incarico
Applicazione dell’art. 36 A.I.R (ex art 64 A.C.N)  in merito all ‘applicazione del rapporto ottimale  e pagamento degli incentivi, così come previsto dallo stesso art 36 AIR, secondo questa griglia:
I
II

III

IV

V
N° di medici carenti nel distretto
1-5

6-10

11-15

16-20

21-25

Incremento quota oraria in Euro
€. 5,00
€. 7,00
€. 9,00
€. 11,00
€. 15,00

C Ares 118
1)assunzione dei precari  e implemento della pianta organica dei medici,nonché medicalizzazione delle ambulanze.
2)controllo sui servizi gestiti dalle ambulanze esterne.
3)guardia medica psichiatrica territoriale h 24
  1. Esternalizzazione dei servizi

In merito al’attività autonoma delle singole ASL si richiede un monitoraggio delle attività svolte dai servizi esternalizzati (CAD, CA codici bianchi etc), monitoraggio che deve valutare la spesa , la quantità e la qualità dei servizi erogati. Infatti a fronte di un lievitare della spesa per acquisto di beni e servizi (voce sotto la quale viene catalogata l’esternalizzazione dell’attività sanitaria), si assiste ad un progressivo peggioramento della qualità e quantità dell’offerta sanitaria, nonché ad uno spreco di denaro pubblico.
Infatti fronte di continui proclami sulla necessità di riallocare risorse nel passaggio tra gestione ospedalocentrica e riorganizzazione del territorio, assistiamo ad una drammatica escalation dei costi sostenuti dalle ASL per una incomprensibile esternalizzazione di servizi essenziali ( domiciliarità, presa in carico a domicilio e assistenza a pazienti cronici) che ha comportato in questi ultimi 12 mesi ( e si tratta di dato reali risultanti dai tabulati mensili di spesa di alcune aziende sanitarie) un aumento di spesa di questo ordine : in un solo quadrimestre , per la assistenza domiciliare ( prelievi e medicazioni a domicilio)in un solo distretto di una sola azienda si è passati da un totale di 17 mila  euro per le prestazioni date in appalto a oltre 67 mila € per un numero complessivamente minore di prestazioni effettuate rispetto a quanto svolto nei mesi precedenti dal personale Aziendale dipendente.

Assistiamo inoltre ad uno scadimento del servizio generale, trattandosi di personale non formato dalla azienda, nel 90% dei casi extracomunitario, con difficoltà linguistiche, certamente non stimolato al lavorare in un contesto di team working  e pertanto con rendimentio complessivamente di molto inferiori alla media prestata dal personale titolare ASL e dipendente.
  1. Osservatorio sugli sprechi

La scivente organizzazione sindacale richiede alla regione Lazio la formazione di un tavolo tecnico che preveda al suo interno un nostro responsabile sindacale che valuti non solo l’attività svolta dalla ASL ma anche i costi relativi alla gestione della sanità regionale nel suo complesso