LO SMI LAZIO DIFFIDA LA REGIONE :no all'invio on line

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L’Ufficio Legale dello SMI  diffida la Regione Lazio in merito alla mancata applicazione dell’Accordo Collettivo Nazionale e dell’Accordo Integrativo Regionale , relativamente  all’invio dei certificati telematici. La Regione non ha convocato le OO.SS di categoria e non ha messo a disposizione dei medici di MG i supporti informatici ed economici necessari all’adempimento della legge Brunetta. 

Lo SMI tutelerà legalmente,nelle sedi deputate, tutti i propri iscritti che , per causa terza, non potranno ottemperare al disposto di legge .
Martedì  21 settembre ore 20,30 riunione in via Merulana 272.
L’assemblea è aperta a tutti iscritti e non 
In allegato la lettera del legale

vv. Giulio GasparroDott. Alessio PastorelliVia Vittorio Arminjon, 800195 – RomaTel. 06.3728258Fax 06.37515406Cell. 340.0609240Raccomandata a.r. anticipata tramite fax   Roma, 8 settembre 2010                       Gent.ma

                   On. Renata Polverini
                   Presidente Regione Lazio
                   Via Cristoforo Colombo, 212
                   00145 – Roma
                   Fax:  06.51685430
                   Egr.
                   Dott. Giuseppe Bianco
                   Coordinatore Cabina di Regia
                   Regione Lazio
                   Via Rosa Raimondi Garibaldi, 7
                   00145 – Roma
                   Gent.ma
                   Dott.ssa Maria Chiara Coletti
                Dirigente Area Risorse Umane e Formazione
                   del Servizio Sanitario Regionale
                   Dipartimento Sociale Regione Lazio
                   Via Rosa Raimondi Garibaldi, 7
                   00145 – Roma
                   Fax: 06.51684674

                                    e p.c. Spett.le                                          INPS – Direzione Regionale Lazio                                          Via Giosuè Borsi, 13                                          00197 – Roma                                          Fax: 06.8078745                                    c.a.   Direttore  Oggetto: mancata attuazione degli artt. 13 bis e 59 bis dell’Accordo Collettivo Nazionale 23 marzo 2005 per la disciplina dei rapporti con i Medici di Medicina Generale.     In nome e per conto del Sindacato dei Medici Italiani – Sezione Lazio – il cui Segretario, Dott. Gianmarco Polselli, mi ha conferito all’uopo specifico mandato, Vi rappresento quanto segue.      Come noto, l’art. 13 bis dell’Accordo Collettivo Nazionale in oggetto (nel testo integrato con l’A.C.N. 29 luglio 2009) stabilisce, al quarto comma, che, «per ciascun paziente in carico, il Medico raccoglie, aggiorna e trasmette le informazioni all’Azienda Sanitaria come previsto dall’art. 59 bis del presente Accordo», mentre, al comma successivo, dispone che, «ai fini dell’assolvimento dei compiti previsti dal DM 4 aprile 2008 e DPCM 26 marzo 2008, per la realizzazione del progetto Tessera Sanitaria e Ricetta Elettronica nonché per l’assolvimento dei compiti relativi al flusso informativo di cui all’art. 59 bisil Medico aderisce ed utilizza i sistemi informativi messi a disposizione dalle Regioni secondo modalità e strumenti definiti fra le parti a livello regionale».      Ora, in base al quarto comma del citato art. 59 bis, «il flusso informativo» dei dati sanitari degli assistiti a cura dei Medici di Medicina Generale «potrà essere avviato solo dopo adeguata valutazione sulla sicurezza delle infrastrutture, nonché nel rispetto della normativa sulla privacy e senza oneri tecnici ed economici per la trasmissione a carico dei Medici convenzionati».      Dunque, dal combinato disposto delle norme convenzionali sopra riportate, emerge chiaramente come i Medici di Medicina Generale non possano considerarsi giuridicamente obbligati all’invio online di certificazioni, in mancanza di appositi accordi stipulati, in sede regionale, con le Organizzazioni sindacali di appartenenza, mediante i quali vengano stabiliti lo stanziamento e le modalità di erogazione di specifiche risorse pubbliche destinate alla copertura integrale delle spese di acquisto, gestione e manutenzione dei mezzi informatici e telematici occorrenti per lo svolgimento delle attività di cui ai summenzionati artt. 13 bis, commi 4 e 5, e 59 bis, comma 4.      Ebbene, posto che, a tutt’oggi, nonostante le numerose sollecitazioni provenienti anche dal Sindacato rappresentato dallo scrivente, non si è provveduto, da parte dei competenti Organi della Regione Lazio, a convocare le Organizzazioni sindacali regionali, al fine di stipulare gli accordi in questione, è di tutta evidenza come i Medici di Medicina Generale si trovino, per cause indipendenti dalla loro volontà e, in particolare, in ragione del mancato stanziamento delle suddette indispensabili risorse economiche da parte della stessa Regione Lazio, nell’assoluta impossibilità di provvedere alla trasmissione telematica dei certificati di malattia, a partire dalla data fissata, ed ormai prossima, del 15 settembre 2010.       Vi invito, pertanto, con la presente, a voler provvedere, nel più  breve tempo possibile, alla convocazione delle Organizzazioni sindacali regionali di categoria, al fine di concordare le modalità di attuazione dei citati artt. 13 bis e 59 bis dell’Accordo Collettivo Nazionale in oggetto, con particolare riferimento alla questione del finanziamento, da parte della Regione Lazio, delle attività previste da tali norme convenzionali.      Vi chiedo, inoltre, di adottare gli opportuni provvedimenti al fine di sollevare formalmente da ogni responsabilità i Medici di Medicina Generale che, a partire dalla ricordata imminente scadenza del 15 settembre e per tutto il periodo di tempo occorrente per la stipula, in sede regionale, degli accordi attuativi in discorso, non effettuino la trasmissione telematica dei certificati di malattia, anche in considerazione del fatto che, essendo stabilito dal c.d. Decreto Brunetta l’obbligo di tale trasmissione per i Medici di tutte le categorie, non si può certo pretendere che i Medici di Medicina Generale, in mancanza della creazione di un’apposita rete regionale, sopperiscano alle eventuali inadempienze dei colleghi.      Vi faccio, infine, presente, che, in caso di perdurante inerzia da parte dei competenti Organi della Regione Lazio, il Sindacato dei Medici Italiani – Sezione Lazio – adotterà tutte le iniziative necessarie per tutelare nelle sedi deputate i diritti e gli interessi dei Medici di Medicina Generale propri iscritti che dovessero subire conseguenze pregiudizievoli, di qualsiasi natura, dalla mancata attuazione dei più volte menzionati artt. 13 bis e 59 bisdell’Accordo Collettivo Nazionale per la disciplina dei rapporti con i Medici di Medicina Generale.             Certo di un Vostro sollecito riscontro, l’occasione mi è gradita per porgerVi distinti saluti.