INVITO PER TUTTI ALLA "SAPIENZA" ALLO SPETTACOLO DI DACIA MARAINI

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Il 9 febbraio a Roma "Passi Affrettati", lo spettacolo teatrale scritto e diretto da Dacia Maraini che rientra nella campagna mondiale "Mai più violenza sulle donne", sostenuta da Amnesty International.
L’ ingresso e’ libero (per chiunque) fino ad esaurimento posti. SMI-LAZIO: ALL’UNIVERSITA’ LA ‘ SAPIENZA’ UN DIBATTITO CONTRO LA VIOLENZA SUBITA DALLE DONNE-MEDICO
Il Sindacato dei Medici Italiani del Lazio sostiene l’iniziativa per la raccolta fondi destinati ai Centri anti-violenza

(Roma, 5 febbraio) - Insieme contro la violenza sulle donne: questo il filo conduttore dello spettacolo teatrale “Passi affrettati”scritto e diretto da Dacia Maraini, che si svolgerà a Roma il prossimo 9 febbraio all’Università la Sapienza. L’evento, che si terrà nell’Aula Magna dell’Ateneo a partire dalle ore 15.00, fa parte della campagna mondiale ‘Mai più violenza sulle donne’ promossa e sostenuta da Amnesty International. Un appuntamento degno di nota che inviata le nuove generazioni, e non solo, ad una riflessione profonda e non più rinviabile su un tema che, sempre più spesso, sconvolge amaramente il nostro tempo. Allo spettacolo, incentrato su otto storie che vedono coinvolte donne e bambine vittime di violenza, seguirà un approfondimento attraverso una tavola rotonda alla quale parteciperanno Dacia Maraini (scrittrice), Maria Chiara Turci (Presidente Comitato Pari Opportunità), Marisa Ferrari Occhionero (Delegata del Rettore per le Pari Opportunità), Anna Maria Isastia (Prof.ssa di Storia Contemporanea e Vice Presidente Nazionale Soroptimist), Cristina Patrizi (Segretario Generale Siameg), Pina Onotri (Segretario Organizzativo Smi- Lazio), Giuseppina Seidita (Presidente Nazionale FIDAPA e BPW Italy), Adriana Martini (Vice Presidente ‘Donne Giuriste Italia’). In quest’ottica il Sindacato dei Medici Italiani del Lazio non mancherà di far sentire la propria voce attraverso un focus sull’urgenza della messa in insicurezza dei luoghi di lavoro in cui, in particolar modo, le donne-medico sono costantemente esposte al rischio di aggressioni e violenze. “Da sempre lo Smi-Lazio si occupa del problema relativo alla sicurezza delle sedi di lavoro degli operatori sanitari – dichiara Pina Onotri, segretario organizzativo Smi-Lazio - Con particolare riferimento alla sfera femminile delle donne-medico, costantemente nell’occhio del ciclone di qualsivoglia sopruso. Anche se non vanno sottovalutati rischi di ogni genere per ambo i sessi. E i dati, in tal senso, parlano chiaro. Secondo uno studio condotto dal nostro Sindacato e pubblicato sulla rivista ‘Prospettive Mediche’ è emerso che 9 medici su 10 addetti al servizio di Continuità Assistenziale (ex guardia medica), sono stati vittime di aggressione. Nello specifico circa il 20 per cento ha subito percosse e il 13 per cento addirittura intimidazioni a mano armata. Alla luce dei fatti tristemente noti, lo Smi-Lazio intende portare avanti la battaglia contro la violenza subita, soprattutto dalla sfera femminile, in ogni ambito del comparto sanitario. Motivo per cui il Sindacato Medici Italiani del Lazio ha deciso di sponsorizzare lo spettacolo teatrale “Passi Affrettati”; un imperdibile appuntamento gratuito ed aperto a tutti.”. Un contributo significativo non mancherà neanche da parte della ‘Siameg’ (Società Italiana per l’aggiornamento del medico di medicina generale e Società scientifica dello Smi-Lazio), il cui impegno è costantemente incentrato sulla formazione del personale sanitario. “E’ sempre più importante formare e sensibilizzare in maniera adeguata le nuove generazioni che si apprestano a svolgere questo complesso e delicato mestiere – afferma Cristina Patrizi, segretario regionale ‘Siameg’ – Ed il senso e l’autorevolezza di questo spettacolo teatrale sottolinea ulteriormente l’esigenza e la necessità di dialogare con i giovani, ovvero con quella fascia d’età in fase di crescita e formazione, affinchè riflettano su alcune dolorose ed intricate realtà, che possono essere affrontate e cambiate solo attraverso una piena consapevolezza di tutti".