La farmacia al centro del processo di riorganizzazione della Sanità: il modello Lazio

Print Friendly

Inserire la farmacia al centro del processo di riorganizzazione della sanità, fondato sulla necessità di spostare l’asse dell’assistenza sul territorio, potenziando la rete di cure primarie. E’ stato questo l’argomento al centro del convegno dedicato al “modello Lazio” che ha chiuso la prima edizione di FarmacistaPiù, la nuova manifestazione che ha visto la presenza al Palazzo dei Congressi dell’Eur di Roma di oltre 2.200 farmacisti, 40 espositori, trenta convegni, più di 50 relatori. Emilio Croce, presidente dell’Ordine dei farmacisti di Roma, ha evidenziato nel suo intervento al convegno che il processo di trasformazione è ormai in corso, con l’apertura delle nuove strutture di riferimento sanitario sul territorio, le Case della Salute (nel solo  Lazio ne apriranno in totale 48, una per distretto) e per le farmacie si tratta di una specie di ultimo treno. Su questo percorso Federfarma Lazio continua ad essere impegnata in una serrata attività di interlocuzione con l’istituzione regionale affinché il processo di riorganizzazione delle cure primarie comprenda a pieno titolo anche le farmacie.  Il confronto con la Regione ha prodotto esiti importanti: il “modello Lazio”  di Case della Salute ricomprende esplicitamente le farmacie di comunità, per la prima volta in Italia, come uno dei presidi costituivi della rete di assistenza primaria. Molto, anzi moltissimo resta ovviamente da fare in termini di definizione del contributo operativo che gli esercizi farmaceutici e i loro farmacisti potranno dare, anche se gli ambiti sono sufficientemente delineati, a partire da quello della  presa in carico delle cronicità, con contributi concreti anche in termini di ADI per la verifica dell’aderenza. «Le modalità del percorso debbono ancora essere definite» ha precisato Franco Caprino, presidente di Federfarma Lazio «ma era fondamentale che le farmacie venissero inserite nel processo e riconosciute, come è avvenuto, come interlocutori imprescindibili per  dare concretezza alla prospettiva delle cure primarie. È un risultato importante, che conferma il clima costruttivo già avviato in occasione del rinnovo dell’accordo sulla Dpc, a nostro giudizio  il più avanzato d’Italia  in termini di efficienza ed equilibrio di sistema». La conferma del positivo clima di collaborazione instauratosi tra Regione e farmacie è venuto da Rodolfo Lena, presidente della Commissione Sanità della Pisana, che oltre a rimarcare i positivi risultati raggiunti con gli accordi sottoscritti ha anche annunciato l’imminente provvedimento regionale per semplificare gli adempimenti burocratici richiesti alle farmacie in occasione di aperture, trasferimenti e, più in generale, nei rapporti con la pubblica amministrazione. (Fonte: Panorama della Sanità)