Autismo. Commissione Senato approva testo unificato. Ci saranno linee guida e Lea

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Il testo varato ieri dalla Commissione Igiene e Sanità accorpa quattro ddl il discussione. Le Regioni dovranno istituire centri di riferimento per la diagnosi tempestiva e stabilire percorsi diagnostici terapeutici e assistenziali. Individuate delle linee guida sul trattamento dei disturbi dello spettro autistico che dovranno essere aggiornate dall’Iss ogni 3 anni

Svolta nella commissione Igiene e Sanità del Senato in tema di autismo. Ieri la XII commissione di Palazzo Madama ha approvato un testo unificato che accorpa i quattro ddl (344 De Poli, 359 Ranucci, 1009 Venera Padua et al, 1073 Magda Angela Zanoni) in discussione. Il testo, formato dai 6 articoli, all’articolo 3 richiama esplicitamente l’individuazione delle prestazioni riconducibili ai Livelli essenziali di assistenza, erogabili a carico del Servizio sanitario nazionale nei confronti dei soggetti affetti da disturbi dello spettro autistico.

Per l’erogazione delle prestazioni vengono definite delle linee guida, che dovranno essere aggiornate ogni tre anni dall’Istituto superiore di sanità sulla base della documentazione scientifica nazionale e internazionale, che hanno a oggetto le raccomandazioni relative agli interventi farmacologici e non farmacologici per il trattamento dei disturbi dello spettro autistico basate sull’evidenza, per distinte fasce d’età, di soggetti trattati. All’Iss spetterà anche il compito di pubblicare e aggiornare l’elenco degli esperti esterni e dei centri scientifici e clinici che collaboreranno alla redazione delle Linee guida. Prima di ogni approvazione triennale delle linee guida, l’Istituto superiore di sanità dovrà pubblicare il relativo progetto sul proprio sito internet, invitando le istituzioni e le figure professionali coinvolte nell’assistenza a soggetti con disturbi dello spettro autistico a fornire suggerimenti e osservazioni.

In tema di diritto all’informazione, il foglietto illustrativo dei prodotti farmaceutici dovrà indicare con chiarezza se il prodotto può essere assunto senza rischio dalle persone affette da disturbo dello spettro autistico.
Le Regioni, poi, si dovranno impegnare ad istituire centri di riferimento con compiti di coordinamento dei presìdi della rete sanitaria regionale, al fine di garantire la diagnosi tempestiva e dovranno stabilire percorsi diagnostici terapeutici e assistenziali per la presa in carico di minori, adolescenti e adulti con disturbi dello spettro autistico, oltre ad adottare misure idonee al conseguimento dei seguenti obiettivi:
- promuovere la realizzazione sul territorio di servizi gestiti da unità funzionali multidisciplinari per la cura e la riabilitazione delle persone autistiche;
- promuovere la formazione sugli strumenti di valutazione e le metodologie validati a livello internazionale, nel rispetto delle linee guida degli operatori sanitari dei servizi di neuropsichiatria infantile, di riabilitazione funzionale e di psichiatria;
- promuovere la formazione sulle metodologie di intervento educative, validate a livello internazionale, degli insegnanti che seguono alunni con disturbi dello spettro autistico;
- incentivare progetti sull’educazione sanitaria delle famiglie che hanno in carico persone affette da autismo, per ottimizzare le competenze, le risorse e la collaborazione con i servizi di cura;
- garantire la tempestività e l’appropriatezza degli interventi terapeutici attraverso un efficace scambio di informazioni tra operatori sanitari e famiglie;
- prevedere misure di coordinamento tra i servizi di neuropsichiatria infantile e di psichiatria per garantire la presa in carico e il corretto trasferimento di informazioni nel passaggio all’età adulta;
- rendere disponibili sul territorio strutture diurne e residenziali con competenze specifiche sui disturbi dello spettro autistico in grado di effettuare, insieme ai servizi territoriali, la presa in carico di soggetti minori, adolescenti e adulti;
- promuovere progetti finalizzati all’inserimento lavorativo di soggetti adulti con disturbi dello spettro autistico, che ne valorizzino le capacità.

Infine, entro sei mesi dalla conversione in legge del ddl il ministro della Salute dovrà emanare un decreto di aggiornamento del regime delle esenzioni relativo all’autismo. (Fonte: Quotidiano Sanità)