Da SMI Nazionale: Ambulanze medicalizzate: “Occorre una programmazione nazionale e maggiore integrazione tra i servizi dell’emergenza!” Dichiarazione di Maurizio Borgese, Responsabile Nazionale Settore Emergenza 118

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Torino, 17 ago.- “Vorremmo fare chiarezza, in relazione alle polemiche scaturite nell’ultimo mese tra alcuni sindacati di categoria in Regione Piemonte rispetto alla presunta “demedicalizzazione” delle ambulanze del Servizio di Emergenza Sanitaria Territoriale 118. Va sottolineato che sono in corso dei tavoli di consultazione e confronto insieme alla Regione Piemonte (Assessorato alla Sanità) e ad Azienda Sanitaria Zero volti ad analizzare le criticità attuali e a riorganizzare al meglio il servizio. Come è noto la numerosa carenza dei medici, anche a livello nazionale, ha reso necessario accelerare il processo di riassetto, ciò non significa attuare una demedicalizzazione delle ambulanze, ma riorganizzare un sistema che deve necessariamente garantire il soccorso sanitario in emergenza a tutti i cittadini” così Maurizio Borgese, Responsabile Nazionale SMI Settore Emergenza 118.
“A supporto dei medici afferenti al Servizio di Emergenza Sanitaria Territoriale 118, che con abnegazione, perseveranza e professionalità e con sforzi continui, soprattutto a seguito del periodo legato all’emergenza Covid, garantiscono periodicamente il servizio, stante la necessità di garantire i riposi e le ferie spettanti, si è dovuto ricorrere all’aiuto del personale sanitario medico dell’Area di Emergenza Urgenza Intraospedaliera, che in regime di prestazione aggiuntiva e a conclusione del debito orario ospedaliero, può prestare la propria opera anche su mezzi di Soccorso Avanzati della Regione Piemonte. Questo meccanismo permette, inoltre, una progressiva integrazione tra i vari professionisti che operano nel Sistema di Emergenza Ospedaliera ed Extraospedaliera, e rappresenta un tassello importante volto ad ottenere l’omogeneità e l’efficientamento del sistema stesso”.
“Abbiamo sempre collaborato in maniera proattiva con Azienda Sanitaria Zero e Regione Piemonte (Assessorato alla Sanità) per ottenere le migliori condizioni lavorative con un’attenzione verso tutto il personale sanitario operante nel Sistema di Emergenza Sanitaria Territoriale 118, pur tenendo presenti le diverse competenze, allo scopo di fornire il miglior servizio possibile e rispondere in modo efficace ed efficiente alle esigenze della cittadinanza. Ci auspichiamo un progressivo aumento del numero di medici strutturati all’interno del Sistema Sanitario Nazionale, mediante una improcrastinabile programmazione nazionale, pur essendo a conoscenza che l’effetto non potrà essere immediato.
A tal proposito siamo disponibili, come sempre, a dialogare con tutti gli organi preposti, nazionali e regionali e prestare le nostre competenze e professionalità a garanzia di un Servizio Sanitario che deve continuare ad essere eccellente come è stato fino adesso quello italiano”.