Accordo per la partecipazione dei MMG alla campagna di vaccinazione anti Sars-Cov-2

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Prot.55/2022
Roma, 27/10/2022
Al Direttore Regionale Salute ed Integrazione Socio-Sanitaria Regione Lazio
Dott. Massimo Annicchiarico
Al Dirigente Area Rete Integrata del Territorio Regione Lazio
Dott. Antonio Mastromattei
Al Dirigente Area Risorse Umane Regione Lazio
Dott.ssa Eleonora Alimenti
Alla Responsabile Applicazione accordi MMG, PLS e medicina specialistica Regione Lazio
Dott.ssa Paola Biagi

Oggetto: Accordo per la partecipazione dei MMG alla campagna di vaccinazione anti Sars-Cov-2
In relazione alle bozze di Accordo per la partecipazione dei MMG alla campagna per effettuare la
vaccinazione anti Sars-Cov-2 secondo il relativo piano regionale e s.m.i, ricevute in data 17 e 26 10 2022, lo scrivente Sindacato Medici Italiani stigmatizza la modalità di proposta, non preceduta da regolare convocazione del Comitato Regionale per i dovuti atti di condivisione.
Per quanto attiene ai contenuti, non è ricevibile la proposta di valorizzazione aggiuntiva della
vaccinazione anticovid in quanto peggiorativa rispetto a quanto previsto dall’accordo siglato in data 15 02 2021.
Non è altresì ricevibile la retroattività della differente valorizzazione aggiuntiva per dosi booster già effettuate e non ancora remunerate, per ritardi non ascrivibili ai medici di medicina generale, i quali hanno operato volontariamente e sulla base di un accordo con ben altra valorizzazione economica.
Per quanto riguarda lo svolgimento delle attività di esecuzione del test per la diagnosi e il tracciamento del virus Sars-Cov-2 svolta presso lo studio del medico di Medicina Generale secondo quanto previsto dalla DGR 852/2020, si ribadisce che le attività contumaciali previste e finanziate dalla DGR 852/2020 sono state svolte da tutti i Medici di Medicina Generale a favore di tutti gli assistiti, indipendentemente dall’esecuzione da parte del medico del test diagnostico. Queste attività non sono state invece riconosciute economicamente, o addirittura sono state soggette a recupero, per quei Medici che per motivata condizione, non hanno eseguito tamponi diagnostici per Sars-Cov-2.
Questa proposta ci lascia quindi basiti sia per i contenuti, giacché è inaudita la riduzione di
valorizzazione di una prestazione, per giunta retroattiva, senza alcuna forma di compensazione, sia per le modalità di progettazione delle attività da Voi così proposte.
Si rammenta a questa Direzione che lo scrivente Sindacato ha inoltrato ben due richieste di Convocazione urgente del Comitato Regionale, ad oggi prive di riscontro. Stante quanto sopra ci vedremo costretti a procedere nelle opportune sedi giudiziarie per ripristinare i corretti rapporti istituzionali, anche al fine di tutelare la popolazione che nei Medici di Medicina Generale ha trovato finora supporto ed assistenza per la strategica attività sia vaccinale che di monitoraggio e cura dell’infezione pandemica, con tanto sforzo portata avanti dai colleghi.

Il Responsabile Area Convenzionata SMI Lazio, Dott.ssa Claudia Felici
Il Segretario Regionale SMI Lazio, Dott.ssa Cristina Patrizi