LO SMI RESPINGE I DIKTAT DELLA REGIONE LAZIO

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Il nostro rappresentante Paolo Marotta ha inviato una vibrata protesta in Regione per i metodi arroganti con cui viene proposto ("imposto") l’ accordo regionale per l’ appropriatezza prescrittiva.
Lo SMI si dissocia, e lottera’ per un accordo veramente condiviso, per la protezione dei medici dai soliti amici conniventi con la Regione. Il testo, inviato via fax con Prot. n° 265/07 all’ attenzione dell’ On. Augusto battaglia, Assessore alla sanità, e p.c. al Direttore Regionale Programmazione Sanitaria. Politiche della Prevenzione e Sicurezza sul lavoroDr. Alessandro Correani, al dott. Paolo Artico, Direttore Regionale Risorse Umane e Finanziarie e Investimenti nel Servizio Sanitario Regione Lazio

 "Oggetto riunione per presentazione accordo appropriatezza prescrittivi va del 19/21/07 u.s.

Egregio Assessore,
in merito alla riunione svoltasi presso il Vs assessorato in data 19 u.s. (con convocazione 18 ore prima della stessa) alle ore 09:00  della durata di 28 minuti nella quale il direttore  regionale programmazione sanitaria. politiche della prevenzione e sicurezza sul lavoro ha fatto esporre al funzionario Marcello Giuliali il pre accordo sull’appropriatezza prescrittiva necessita, ad avviso dello scrivente sindacato, di alcuni chiarimenti.
In primo luogo nella convocazione, sebbene l’argomento fosse relativo all’appropriatezza prescrittiva, sono state invitate sigle sindacali che nulla hanno a che fare con i prescrittori. Inoltre nella convocazione si parlava di presentazione di un protocollo d’intesa, ma,  dall’esposizione e dalla presentazione del direttore di cui sopra non sembrava esserci da parte del Vs assessorato alcun interesse a che questa bozza venisse discussa e/o modificata (sono state date ai sindacati presenti 48 ore, che scadono oggi alle ore 09:00, per presentare eventuali modifiche) al fine di trovare un intesa. A tale riguardo mi permetto di  ricordare a Lei ed al Suo direttore che invitare responsabili sindacali che, volente o nolente, rappresentano alcune centinaia di medici sul territorio, richiede attenzione e rispetto per persone che non sono dipendenti della regione Lazio (ancorché un governo di “centro sinistra” non intenda trattare come subalterni i propri dipendenti) e che gratuitamente impegnano il loro tempo per cercare di contribuire alla risoluzione di problemi della regione Lazio. A corollario dell’accaduto, al termine della riunione, mi è stato riferito da altro componente sindacale che lo stesso funzionario avrebbe asserito, quando ancora non ero presente, che la causa dell’eccessiva prescrizione di farmaci da parte dei medici era legata alle regalie (a suo dire viaggi) che le case farmaceutiche elargirebbero a tutti i medici compiacenti. A conclusione di questa reprimenda volevamo comunicarLe che è giunta alla nostra attenzione la convocazione per la ratifica dell’accordo in oggetto per il 24 Dicembre p.v. cosa che sottolinea, qualora fosse necessario, la scarsa propensione del funzionario ad un dialogo con i sindacati sereno e costruttivo.
Orbene il nostro sindacato protesta formalmente presso la SV per l’accaduto e chiede a Lei, nella Sua qualità di responsabile politico di tutto l’assessorato, di ricomporre il tutto in una la dialettica fra istituzioni e sindacati volta alla collaborazione reciproca tesa al miglioramento della qualità dell’offerta sanitaria nella nostra regione.
Quindi se nel merito il tentativo della regione Lazio teso ad applicare qualsivoglia tentativo per cercare di ridurre la spesa sanitaria della nostra regione vede assolutamente d’accordo il nostro sindacato ed i nostri iscritti, non altrettanto si può dire per il metodo assolutamente non urbano utilizzato dal responsabile regionale latore dell’invito. Per questo motivo lo S.M.I. non collaborerà alla stesura di questo protocollo d’intesa.
Certi della sua comprensione e sempre disponibili al dialogo Le porgiamo i nostri migliori auguri di Buone feste

Dott. Paolo Marotta
Responsabile regionale