Il 28 Novembre Medici in Piazza con i Cittadini a sostegno del Ssn

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Medici e cittadini insieme per una manifestazione nazionale a Roma, sabato 28 novembre alle 14, a sostegno del Servizio sanitario nazionale. Lo annuncia la Federazione nazionale dei medici e degli odontoiatri (Fnomceo) che insieme ai sindacati di categoria, continua la mobilitazione dei camici bianchi. I professionisti chiedono al ministro della Salute “un intervento forte e deciso che, al di là delle enunciazioni generiche, porti in primo piano, ai massimi livelli decisionali delle istituzioni, la questione salute del nostro paese. La salute è un bene fondamentale primario che va difeso e valorizzato: mai, e per nessuna ragione, può essere oggetto di scambio”, dicono i medici. “Gli Stati Generali del 21 ottobre – sottolineano le diverse rappresentanze dei camici bianchi – hanno registrato una compatta partecipazione, rafforzando in tutte le componenti l’orgoglio di appartenenza a una professione”. L’impegno “ora continua con una grande manifestazione nazionale a Roma per ribadire i nostri no e i nostri sì a sostegno del Ssn. E al nostro fianco invitiamo tutti i cittadini attraverso le associazioni di volontariato e di difesa dei diritti per far sentire chiaro il ‘no’ deciso a ogni forma di sottofinanziamento del Ssn che porta inevitabilmente al razionamento delle risorse utili a rispondere ai bisogni di salute delle persone”. Una settimana dopo il ricovero, mentre la carica virale di Ebola scendeva dopo l’uso di farmaci sperimentali – ricostruisce lo studio – si evidenziava un’infiltrazione polmonare bilaterale con conseguenti gravi difficoltà respiratorie. Da qui la decisione della respirazione assistita e dell’inizio della ventilazione meccanica al nono giorno di ricovero. La complicanza principale è stata la polmonite interstiziale ed è stata documentata la presenza di acidi nucleici nel bronco aspirato, mentre il livello di virus nel sangue era molto inferiore. Per i trattamenti sperimentali utilizzati (plasma di convalescente, favipiravir, anticorpi monoclonali ZMab e melanocotina) sono necessarie ulteriori ricerche di trasferimento (traslazionale), precisano i medici dello Spallanzani. In particolare subito dopo la somministrazione ZMAb, è stato documentato un significativo calo viremico. Il lavoro riporta in appendice l’elenco degli organismi, delle istituzioni, dei produttori di farmaci, agenzie di trasporto, che sono stati impegnati in Italia ed all’estero per garantire l’acceso ed il trasporto dei farmaci. (Fonte: AdnKronos Salute)