Smi-Lazio: la Delegazione Sindacale non ha firmato per la dematerializzazione della ricetta medica. Subito un confronto con la Regione, al fine di migliorare i criteri per il raggiungimento degli obiettivi. Gradualità del percorso di digitalizzazione e formazione ad hoc dei Mmg

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“La delegazione sindacale Smi-Lazio non ha firmato per la dematerializzazione della ricetta medica. Urge un Tavolo di confronto con la regione Lazio, al fine di migliorare i criteri per il raggiungimento di tutti gli obiettivi previsti dal percorso di digitalizzazione”. Questa la posizione dello Smi-Lazio in materia di ricetta online.

Secondo Paolo Marotta, segretario regionale Smi-Lazio: “Si tratta di un percorso che, se immediatamente attuato, andrebbe ad appesantire, ulteriormente, l’attuale carico di lavoro dei Mmg, già fortemente impegnati nella Campagna di vaccinazione antipneumococcica ed antinfluenzale”. Per questo motivo, Smi-Lazio, al fine di tutelare la qualità del lavoro dei camici bianchi e l’assistenza sanitaria ai cittadini, chiede alla Regione: “Gradualità nell’attivazione del processo di dematerializzazione, chiarezza dei risultati attesi e formazione ad hoc dei Mmg”.

Inoltre, il Sindacalista, sottolinea che: “Le modalità di rimborso degli oneri, dei quali sono costretti a farsi carico i Mmg, non trovano certo riscontro nell’aggravio di tempo e risorse necessarie ad attuare il processo di dematerializzazione”.

“La dematerializzazione delle prescrizioni”, conclude in ultima analisi Paolo Marotta, “deve essere realizzata in maniera omogenea da tutti i prescrittori, senza gravare solo sulla medicina generale del Lazio. Purtroppo, però, la politica vuole anticipare i tempi senza tener conto della realtà e, soprattutto, del disagio e delle difficoltà sia per i medici che per i pazienti”.