Dl enti locali e sanità, dallo Smi un forte no ai tagli travestiti da lotta alla presunta inappropriatezza prescrittiva dei medici

Print Friendly

Dura presa di posizione del Sindacato dei Medici Italiani-Smi che invoca un fronte unitario della categoria contro l’emendamento governativo al Dl sugli enti locali, che prevede interventi punitivi sulle prestazioni economiche dei professionisti per le presunte inappropriatezze nelle prescrizioni mediche.

Per Pina Onotri, segretario generale Smi è, «l’ennesima trovata populista della Politica, Governo o Regioni. Si scrive lotta all’inappropriatezza, ma si legge: tagli ai servizi». (Fonte: Sindacato Medici Italiani)

«Mediante la minaccia di attaccare economicamente i compensi dei medici – continua – si profila da un lato un’ulteriore intimidazione alla professionalità dei medici, dopo anche quanto previsto sulle prescrizioni specialistiche nell’ultima manovra delle Regioni, dall’altro l’ennesima stretta sui servizi per i cittadini, per un ammontare di 100 milioni di euro».

«La lotta agli sprechi rimane al palo, di fatto  – conclude Onotri – e si punta, invece, a distrarre l’opinione pubblica con una caccia alle streghe che mette in discussione la libertà del medico, che si ritroverà a prescrivere non nell’interesse della salute del paziente, ma sotto la minaccia di possibili sanzioni economiche. Una volta tanto sarebbe opportuna una forte risposta unitaria della categoria».