Medicina convenzionata. Via libera da Comitato di Settore delle Regioni al nuovo Atto d’indirizzo

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Nel nuovo testo recepite le modifiche contenute nell’intesa politica dello scorso marzo. Restano gli studi medici ma ogni AFT dovrà avere almeno una sede di riferimento. Tempi però ancora lunghi. Ora testo dovrà essere approvato da Conferenza Regioni e poi dal Governo. A meno di passi indietro, si fa quindi sempre più concreto lo sciopero minacciato dai medici di famiglia Fimmg

Via libera dal Comitato di Settore Sanità delle Regioni al nuovo atto d’indirizzo per il rinnovo delle convenzioni di medici di famiglia, pediatri di libera scelta e specialisti ambulatoriali. Il Comitato, nella riunione di oggi, ha di fatto recepito l’intesa politica firmata lo scorso 4 marzo con i sindacati e la supervisione del Ministero della Salute, finalizzata alla riapertura delle trattative per il rinnovo. Trattative che si erano bloccate a causa del forte scontro tra la Fimmg e la Sisac. 
 
Il nodo più grande da sciogliere riguardava in particolar modo il destino degli studi dei medici di medicina generale e il finanziamento delle Aggregazioni funzionali territoriali (AFT).
 
Gli studi, come da intesa sottoscritta il 4 marzo resteranno e l’AFT potrà, a seconda delle esigenze del territorio, essere concentrata in unica sede o articolata su diversi studi dei medici per garantire la capillarità del servizio. In ogni caso dovrà avere una sede di riferimento presso la quale vengono svolte le funzioni di coordinamento, di audit, e che può essere luogo unificato di erogazione di servizi della stessa AFT e dell’Azienda sanitaria.

Per finanziare le AFT viene specificato nel nuovo Atto d’indirizzo che verrà individuata la quota da risorse (senza oneri aggiuntivi per la finanza pubblica) da destinare al finanziamento dei fattori produttivi, distinguendo quella destinata al supporto dell’attività del singolo medico da quella riferita al finanziamento di standard organizzativi più complessi già esistenti. Quindi, a seconda delle esigenze dei vari territori, le indennità e gli incentivi ora erogati per lo sviluppo strumentale ed organizzativo saranno indirizzati a finanziare i fattori produttivi delle nuove AFT.

Altro punto caldo recepito dal nuovo Atto d’indirizzo riguarderà poi la possibilità per le Regioni di finanziare le nuove forme organizzative territoriali attraverso l’utilizzo dei risparmi provenienti dalla riorganizzazione ospedaliera.

A questo punto, dopo il semaforo verde del Comitato di Settore sanità, ora il nuovo atto d’indirizzo approderà, forse già la prossima settimana, in Conferenza delle Regioni. Una volta approvato il sì definitivo spetterà al Governo.
 
In questa situazione cresce quindi la probabilità che lo sciopero minacciato dalla Fimmg possa effettivamente realizzarsi (mancano 5 giorni alla scadenza fissata dal Sindacato) anche perché sembra difficile una convocazione entro breve della Sisac per la riapertura del Tavolo. (Fonte: Quotidiano Sanità)