Lazio: dalla Regione il piano “taglia attese”. Circa 115mila esami in più in 3 mesi

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Quasi 115 mila esami in più, tra ecografie, tac, doppler e visite specialistiche, per i cittadini del Lazio nei prossimi tre mesi per abbattere le liste d’attesa di 14 prestazioni sanitarie. E’ il Piano straordinario da 7 milioni di euro creato e presentato dalla Regione questo pomeriggio ai sindacati.

Nello specifico le prestazioni in pià saranno 113.388, di cui circa 66 mila a Roma e nel suo hinterland e 47.361 nelle altre province della Regione. Un’operazione, secondo il governatore Nicola Zingaretti, “di vastissima portata, mai nemmeno tentata nella Regione Lazio. Per demolire la vergogna delle liste di attesa, tara storica del sistema sanitario – ha detto – mettiamo in campo oltre 100 mila ulteriori prestazioni, che devono essere eseguite entro tre mesi. Si tratta di una grande iniziativa di civiltà e di rispetto per i cittadini di questa regione”.

L’operazione taglia-liste si fonda su tre step: smaltire in tempi stretti il pregresso, così da rendere più agevole l’introduzione della priorità nelle ricette prevista dall’accordo con i medici di base firmato pochi giorni fa; richiamare tutti coloro che sono in lista d’attesa per uno dei 14 esami, chiedendo ai singoli pazienti (per ora già 2300 contattati) se vogliono confermarlo, rinunciare o se gradiscono una data più vicina; rendere noto e prenotabile quel 60% di prestazioni prodotte della strutture pubbliche fino a oggi sconosciute al Recup.

In tutta la Regione Lazio il progetto prevede 40.840 esami ecografici, 15.222 tac, 20.989 ecocolordoppler, 13.995 risonanze magnetiche, 8.227 ecocardio, 1.789 ecg (sia a riposo che sotto sforzo), 1.570 holter e 472 esami di pet. A questi si aggiungono 2.199 trattamenti di radioterapia, 624 scintigrafie, 1.500 gastroscopie, 5.205 viste specialistiche, 756 spirometrie.

Il piano è già entrato nella fase operativa nelle Asl C, B, D e negli ospedali San Giovanni, San Filippo e Tor Vergata di Roma. Nei prossimi giorni partirà nelle restanti aziende della Capitale e dell’hinterland, e in quelle delle province. A Roma la Asl che programma il maggior numero di prestazioni extra è la Roma D (Ostia, Fiumicino e Portuense) con oltre 26 mila esami. Seguono la Roma B (Tiburtina) con 10.440 e la Roma A (Centro)

con 9.360. La Roma E (Aurelio-S.Spirito) invece mette a disposizione 5.232 esami e la Roma C (Eur) 1.886. Nell’hinterland romano la Asl H (Castelli) mette in campo 2.553 prestazioni, la G (Tivoli) 1.548, e la F (Civitavecchia) 1.368. Gli ospedali che contribuiranno maggiormente al progetto sono il San Camillo con 7.824 esami, seguito da Tor Vergata con 6.796, l’Umberto I con 3.720 esami, il San Giovanni con 1.872, il San Filippo con 1.824 e il Sant’Andrea con un contributo di 912 esami. (Fonte: Online News)