COMUNICATO SUI RITARDATI PAGAMENTI A FROSINONE

Print Friendly

SMI-LAZIO (FROSINONE): LA ASL PAGA GLI STIPENDI DI GIUGNO CON 20 GIORNI DI RITARDO AGLI OLTRE 300 MEDICI DELL’ASSISTENZA SANITARIA TERRITORIALE

I Sindacalisti dello Smi-Lazio hanno affidato la pratica ad un legale, affinchè venga fatta luce sulle responsabilità relative al disagio che ha coinvolto i camici bianchi del frusinate 

(Frosinone, 26 giugno) - Sono stati erogati con circa 20 giorni di ritardo gli stipendi di giugno degli oltre 300 medici del servizio di continuità assistenziale (ex guardia medica), operatori della medicina dei servizi e specialisti ambulatoriali del frusinate. Un ritardo inspiegabile per il Sindacato dei Medici Italiani del Lazio (Smi), che si è prontamente attivato per risolvere la questione inviando un telegramma all’attenzione della governatrice regionale Renata Polverini e dei dirigenti della Asl di Frosinone, chiedendo i dovuti chiarimenti. Spiegazioni, di fatto, mai arrivate. Per questo motivo i sindacalisti dello Smi-Lazio hanno incaricato un legale per accertare tutte le responsabilità relative alla vicenda. «Non vorremmo che questo ritardo, privo di spiegazioni – dichiara Paolo Marotta, vice-segretario Smi-Lazio – fosse il preludio di un iter che andrebbe ad aggravare, ulteriormente, una categoria già svilita da note problematiche. Tra cui: straordinari non pagati, turni massacranti e sotto-organico. In assenza di concrete giustificazioni, il nostro Sindacato ha chiesto ad un avvocato di far luce sulla vicenda». Posizione dura anche quella di Meri Nannucci, responsabile regionale e aziendale per la continuità assistenziale dello Smi-Lazio. «Inutile sottolineare quali e quante difficoltà implichi ricevere uno stipendio 20 giorni dopo la data stabilita – afferma la sindacalista – Ma quello che riteniamo più vergognoso è che degli operatori del Servizio sanitario nazionale non abbiano ricevuto alcun chiarimento o risposta né prima né dopo un fatto così grave. Pertanto lo Smi-Lazio continuerà a tutelare la categoria affinchè venga risarcita da un simile disagio, affidando la pratica a chi di competenza».