Per la Sanità Ciociara Zingaretti non si smentisce: penalizzate Sora e Cassino, premiate Latina e Viterbo

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Pubblichiamo un articolo apparso sul Quotidiano riguardante le decisioni della regione Lazio, il Presidente Nicola Zingaretti e della signora Mastrobuono, sembra abbiano deciso che il Dea di secondo livello andrà assegnato a Latina, il Dea di primo a Viterbo, la provincia di Frosinone con un solo Dea di primo livello allo “Spaziani”, mentre gli ospedali di Cassino e Sora sono destinati a restare nella pratica con la classificazione di Pronto Soccorso. Ci sarà apertura di nuove case della salute a Ceccano, Ceprano, Ferentino ed Ati­na. E a Veroli? Bisognerebbe girare la domanda all’ex assessore Egidio Lombardi ed ora Presidente della Commissione Sanità al comune di Veroli. Ma anche al nuovo sindaco Cretaro che si è tenuta la delega alla sanità appunto. Ma andiamo con ordine. Tutto è stato reso noto con un decreto uscito dalla Regione il venerdì 25 luglio – il commissario alla Sanità del Lazio, Nicola Zingaretti, ha adottato la “nuova edizione dei Programmi Operativi 2013 – 2015 a salvaguardia degli obiettivi strategici di Rientro dai disavanzi sanitari della Regione Lazio”. Nel documento non v’è traccia del Dea di primo livello a Cassino – che pure è presente da anni nella programmazione sanitaria regionale – e neppure del polo oncologico per l’o­spedale di Sora, annunciato dallo stesso presidente della Regione in pompa magna. «Finalmente si è sollevato il sipario sulle reali intenzioni di Zingaretti e della Mastrobuono sulla sanità ciociara, con l’uscita del nuovo programma operativo 2013-2015 – è il commento di Luca Frusone di Veroli, deputato del Movimento 5 Stelle, che però nel suo intervento non ha speso una sola parola in difesa della sua città, chissà poi perchè. – Le promesse fatte fino a pochi giorni fa, sono cadute miseramente di fronte al Dea di II livello di Latina. Ancora una volta la Provincia di Frosinone viene penalizzata e Zingaretti non si è rivelato migliore della Polverini in quanto a promesse mancate. A questo punto le innumerevoli iniziative intraprese in tutti questi mesi sia a livello nazionale che regionale dal Movimento 5 Stelle, ma soprattutto dai cittadini che hanno dimostrato un’alta sensibilità sul tema, appaiono nulle di fronte al menefreghismo di Zingaretti e della sua compagine politica che si è rivelata inadatta a difendere le necessità della nostra Provincia. Il Partito democratico, in questi mesi, non ha mai voluto veramente comprendere appie­no le problematiche della sanità, dell’enorme debito e come risanarlo, la riprova l’abbiamo avuta quando han­no bocciato la nostra proposta d’istituire una Commissione d’inchiesta sul debito. Nulla è cambiato anche per la questione macroaree. Il disegno ormai è chiaro e quando si parla di sfascio della sanità della nostra provincia, si può facilmente fare la lista degli artefici. Nonostante tutto – conclude il parlamentare -, il MoVimento 5 Stelle continuerà a dar battaglia e infatti stiamo già depositando una nuova interrogazione al Ministro della sanità, per mantenere viva l’attenzione sulla drammatica situazione della sanità ciociara». Ci sono stati altre reazioni alla decisione della Regione: «I programmi operativi 2013-2015 per la sanità regionale, adottati con il Decreto U00247 del 25 luglio 2014 dal Commissario ad acta per l’emergenza sanitaria Zingaretti, confermano la volontà della Regione di non voler investire nella sanità ciociara, dotandola di strutture e servizi efficienti ed efficaci – è il commento di Danilo Magliocchetti, capogruppo di Forza Italia al Comune di Frosinone -. Nel documento infatti, al di la della certamente apprezzabile determinazione di attivare, nei prossimi anni, le case della salute dopo quella di Pontecorvo, anche a Ceccano, Ceprano, Ferentino ed Atina, non dice né prevede altro di migliorativo e funzionale per le strutture esistenti sul nostro territorio. Il Decreto certifica inoltre la necessità di una ridistribuzione sul territorio, circostanza che andiamo sostenendo da tempo, del numero dei posti letto. Si parla infatti di una riduzione dell’offerta ospedaliera per acuti, principalmente nell’area metropolitana di Roma, dove il numero dei P.L. per abitante è al disopra dello standard di 3×1000. E’ quindi auspicabile che nelle prossime settimane, al momento dell’adozione degli Atti Aziendali, almeno il numero dei posti letto venga rideterminato in ciociaria. Per quanto riguarda la riorganizzazione della rete assistenziale ospedaliera, tra le tante iniziative regionali che verranno assunte nel biennio nel Lazio, quali ad esempio l’intervento nell’area dei Castelli romani con l’apertura del nuovo Ospedale dei Castelli con circa 300 posti letto, o la ridefinizione dell’assetto istituzionale del Policlinico Tor Vergata con il riconoscimento di Fondazione Irccs, non si registra alcun intervento migliorativo o per il potenziamento delle strutture esistenti in Provincia di Frosinone. Infatti viene confermato, questa volta in maniera ufficiale con documenti certificati, che il Dea di II livello verrà realizzato a Latina e quello di I livello all’Ospedale Belcolle di Viterbo. Altro che Frosinone. Inoltre,  non è prevista la realizzazione di alcun elisoccorso sulla nostra provincia, ma ci sarà l’estensione della operatività H24, in aggiunta a quella di Roma, della basi di elisoccorso di Latina e Viterbo». «Per quanto riguarda i centri trasfusionali – aggiunge Magliocchetti -, viene confermato che 5 saranno centri di Produzione, praticamente in quasi tutte le province del Lazio,  3 presenti a Roma, Forlanini San Filippo Neri e Policlinico Tor Vergata, 1 Latina e 1 a Viterbo. Frosinone, come si sapeva, manterrà solo la raccolta. E’ evidente che nei programmi operativi regionali 2013-2015, siamo fuori da ogni discorso di competitività e la Provincia di Frosinone viene sempre mortificata, rispetto alle altre. Non è certamente una visione campanilistica la mia, ma la presa d’atto che su questo territorio non si vogliono creare strutture di eccellenza, in termini di servizi sanitari,  sulle quali puntare. Questo è un fatto e da oggi anche certificato con Decreto». – Gli interventi dei politici di opposizione sono mirati a sconvolgere, speriamo, certe decisioni del presidente Zingaretti che nonostante snobbi la nostra provincia da essa ha avuto molti voti per essere eletto. Chi sa cosa ne pensano Scalia e De Angelis che lo hanno sponsorizzato? (Fonte: Veroli24.it)