Importante convegno sul testamento biologico

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Il collega Ermanno De Fazi, del Centro Studi SMI-Lazio, ha presenziato ad un importante convegno sullo scottante tema del testamento biologico, a cui hanno partecipato importanti Autorita’.  Notevole il ruolo dello SMI.
Per iniziativa dell’On. Enzo Carra, Presidente dell’Associazione culturale Visioni Contemporanee, si è svolto il 14 dicembre scorso a Roma, presso la Sala Mercede della Camera dei Deputati, un importante convegno sulla proposta di legge per il testamento biologico, nonché sulle modifiche apportate al testo base di lavoro della Commissione Sanità del Senato, proposto dall’On. Raffaele Calabrò e approvato il 13 febbraio 2009.
Il nucleo centrale della discussione è stata la relazione dell’On. Domenico Di Virgilio, che è solito definirsi un “medico prestato alla politica”, sui tre aspetti fondamentali della legge: l’alleanza terapeutica; il consenso informato; le dichiarazioni anticipate di trattamento (DAT).
Gli emendamenti proposti al Ddl Calabrò hanno lo scopo di estendere la normativa a tutti i casi in cui il medico curante riscontri un’effettiva incapacità di comprendere le informazioni, non solo nella condizione di stato vegetativo.
L’alleanza terapeutica, che si contrappone al rischio di abbandono terapeutico, conserva intatto il rapporto medico-paziente anche nelle fasi estreme della vita e al tempo stesso argina quella crescente conflittualità fra medici, pazienti e familiari che spesso è alla base della medicina difensiva.
Come ha sottolineato il Presidente dello S.M.I. Giuseppe Del Barone, intervenuto come relatore al convegno, le DAT non possono e non devono essere vincolanti per il medico, sia per i propri doveri deontologici, sia perchè non potrebbero essere applicati al paziente i frutti del progresso della scienza medica, che si renderebbero disponibili nell’intervallo temporale tra il momento della DAT e la situazione patologica emergente.
La sapiente regia del giornalista RAI Francesco Giorgino ha consentito al dibattito di restare nei confini di un’esposizione etica e culturale, sopprimendo sul nascere qualche tentativo di ricondurre il tema a dinamiche puramente politiche.
Il parere di Giuseppe De Barone sul ruolo dell’idratazione e della nutrizione è stato fermo ed ha enfatizzato le posizioni bioetiche del Sindacato dei Medici Italiani: «devono sempre e comunque essere considerate “sostegni vitali”, per i quali non è ammessa da parte dei medici alcuna possibilità di sospensione». L’univocità degli interventi, che si sono succeduti durante il convegno, ha rasserenato gli animi e contribuito ad alimentare l’interesse verso un disegno di legge per il quale sono stati presentati finora 2600 emendamenti, segno di una non facile né prossima risoluzione del problema e di una grande sensibilità mostrata dai parlamentari italiani.